IU! LAB – Itinerari Urbani
Committente: Gruppo Umana Solidarietà | Anno: 12/2023 – in corso
Partecipazione e installazioni di arte urbana in lotta contro gli stereotipi.
IU! LAB – Itinerari Urbani è il percorso di partecipazione curato da Città Fertile nell’ambito di GEA (Global Green Generative Equal Educational Activities) del Gruppo Umana Solidarietà in collaborazione con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Incentrato su una serie di attività di educazione non formale, GEA contribuisce alla sensibilizzazione contro le discriminazioni di ogni tipo, contando su un ricco partenariato trasversale per competenze, azioni, target di riferimento. Allo stesso modo, l’azione progettuale di Città Fertile ha quattro obiettivi:
- Elaborare una mappa degli spazi della città di Lecce che hanno una funzione collettiva e sociale, selezionando luoghi in grado di farsi megafono
- Collettivizzare gli stereotipi favorendo l’emersione di linguaggi ostili e linguaggi inclusivi
- Progettare una campagna di comunicazione non convenzionale con installazioni artistiche in ceramica
- Costruire un itinerario diffuso che parli di stereotipi, smontandoli dall’interno
La prima fase operativa, svolta nei mesi di marzo e aprile 2024, è stata articolata in due laboratori partecipati di mappatura della città inclusiva alla ricerca di spazi vuoti, spazi accoglienti, spazi ostili e spazi di memoria, su temi quali l’accessibilità e l’abilismo, i dogmi di conformità sul corpo, migrazioni e razzismo, omolesbobitransfobia e identità di genere. Sulla falsariga di questi stessi temi, la prima fase si è conclusa con la redazione del Decalogo dei linguaggi ostili, emersi durante l’Open Space Technology Dimmelo in faccia!: quali etichette ci feriscono?
La seconda fase, in corso di svolgimento, è volta alla progettazione e produzione degli arredi urbani: messaggi in ceramica compariranno sui muri di Lecce, costruendo una campagna di sensibilizzazione sui temi della discriminazione, grazie ai contenuti emersi durante i laboratori di partecipazione. Lecce diventa allora una città per tutte, tutti e tutt*, grazie a mosaici di parole e colori che smontano gli stereotipi dall’interno.
